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Con la fine del lockdown, gli italiani possono finalmente recuperare la loro libertà e ricominciare tutte le attività che la quarantena obbligata aveva momentaneamente interrotto. Come hanno specificato in diverse occasioni, il Governo e gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico, la fine del lockdown non deve essere visto come un libera tutti, ma come la fase di convivenza con il covid 19. Per garantire la salute pubblica e ridurre il contagio dal coronavirus, sono state adottate nuove norme per le attività commerciali e per i cittadini, vediamo insieme quali sono le più importanti novità.
Le regole da rispettare per i cittadini
Con la conclusione della quarantena e l'apertura degli spostamenti tra le regioni del 3 Giugno, sono venute meno molte restrizioni per i cittadini, come la presentazione dell'autocertificazione per uscire di casa o l'impossibilità di incontrare i propri congiunti. Nonostante la progressiva apertura e il contestuale ritorno alla normalità, sono ancora previste alcune regole da rispettare come il distanziamento sociale di un metro, previsto sia nei luoghi chiusi che in quelli all'aperto. Con leggere differenze tra le regioni è sempre obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi pubblici e nelle attività commerciali ed evitare qualsiasi forma di assembramento. Prima di entrare in un luogo chiuso è sempre obbligatorio disinfettare le mani in modo accurato e in alcuni casi indossare i guanti, inoltre per evitare assembramenti nei ristoranti o in tutti gli uffici aperti al pubblico, è sempre preferibile prenotare in anticipo.
Le regole per le attività produttive post lockdown
Con la fine del lockdown sono ripartite tutte le attività produttive in Italia, ma le regole da rispettare sono tantissime e non sempre è facile orientarsi tra tutte le norme e i decreti stabiliti dal Governo. Con il proliferare di norme emergenziali per contrastare il coronavirus, sono cambiate molte regole per i cittadini e le attività produttive, per questo vi invitiamo a visitare il sito Consulenzalegaleitalia.it, dove potrete sempre richiedere il parere degli esperti in diritto civile, penale e amministrativo.
Nel decreto numero 11 del Dpcm 17 maggio 2020 sono state fissate alcune norme generali per le attività produttive come la pulizia e la sanificazione degli ambienti almeno due volte al giorno, l'installazione di disinfettanti all'ingresso dei negozi e per garantire il distanziamento sociale, l'installazione di percorsi diversificati di ingresso/uscita. Nei negozi o nelle attività aperte al pubblico di piccole dimensioni, per rispettare le norme anti-contagio è previsto l'ingresso di un cliente alla volta o scaglionato in base agli orari.
Le regole specifiche in base alle attività produttive
Le norme che abbiamo segnalato in precedenza sono valide per tutte le attività produttive, ma per alcuni settori sono state introdotte norme specifiche anti-contagio più stringenti, soprattutto per quelle attività che non consentono un distanziamento sociale di un metro. I parrucchieri, i centri benessere e i centri estetici devono adottare misure anti-covid molto più complesse, ad esempio è previsto accedere ai locali, solo con prenotazione e l'esercente deve tracciare le presenze per almeno 14 gg. In questi esercizi commerciali è sempre obbligatoria la misurazione della temperatura e l'installazione di soluzioni idro-alcoliche per la disinfezione delle mani.
Per quanto riguarda invece i ristoranti e i bar, è sempre obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza di un metro, inoltre saranno utilizzati condimenti e salse monouso per evitare il contagio e utilizzare menu plastificati o offrire un servizio di ordinazione tramite smartphone. Le regole post lockdown diventano ancora più rigide nelle palestre e nei centri sportivi, dove non sarà possibile alternarsi tra gli attrezzi e fare un uso promiscuo di borracce, asciugamani e bottigliette di acqua.
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