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Ormai forse non ci si fa più caso, ma in occasione di un lutto ed ai funerali le persone tendono a vestirsi di nero. Dai familiari del defunto fino agli addetti alle onoranze funebri a Roma o in qualsiasi altra località, questo è il colore funebre per eccellenza, legato quindi al lutto e alla scomparsa di una persona cara. E l'abbigliamento con questa tonalità, in passato, veniva usato anche per diversi mesi, abbinato magari ad un velo, soprattutto in alcune realtà del meridione d'Italia.
Tuttavia, se il nero è un colore connesso al lutto e alla morte nel nostro Paese, in altri invece vi sono tinte diverse che posseggono lo stesso significato. A volte sono dei colori totalmente differenti rispetto a quelli della tradizione italiana o europea, collegati ad antichissime culture o civiltà. Facciamo un piccolo tour nel tempo e in diversi continenti per scoprire quali siano i colori funebri in altre realtà, più vicine o più lontane rispetto alla nostra.
Le tonalità funebri nella storia
Anticamente il colore collegato alla scomparsa di una persona era principalmente il rosso. In epoca preistorica, presso alcune popolazioni spesso si cospargeva il corpo di un defunto con della terra rossa. La medesima tonalità era utilizzata sia nell'antico Egitto, per gli abiti dei familiari in lutto e per i teli che rivestivano i sarcofagi, e sia nella Roma dei Cesari, i cui abitanti facevano indossare abiti di questo colore ai propri morti.
Nel corso dei secoli poi questa tinta venne sostituita dal nero o dal viola, soprattutto in ambito religioso cristiano. Ancora oggi, ad esempio, i paramenti sacri usati dai sacerdoti nel periodo della Quaresima o dell'Avvento è viola, così come anche per un funerale appunto. Unica ed importante eccezione è il rosso, utilizzato dai diversi celebranti durante le esequie di un Papa.
Per un breve periodo, invece, il giallo fu associato al lutto. Si ricorda come la celebre Anna Bolena, consorte del re d'Inghilterra Enrico VIII°, si vestì assieme al marito con questa tonalità per il funerale dell'ex regina Caterina D'Aragona, nel XVI° secolo. Il gesto per rispetto ai colori funebri utilizzati nella terra di origine della defunta.
Le tinte del lutto negli altri Paesi
Il bianco è una di queste, soprattutto in quelli asiatici. Infatti, in Cina e in Giappone ci si veste di questo colore durante le cerimonie funebri. Addirittura nella tradizione cinese è vietato utilizzare carta di questa tonalità per confezionare i regali o durante delle feste. Stessa cosa anche nel mondo islamico, in quanto il bianco è connesso al colore dei sudari. Anche presso alcune popolazioni africane questa tinta viene associata al lutto, in quanto i familiari di un defunto tendono a cospargersi alcune parti del corpo di questo colore o lo stesso defunto viene avvolto con strisce di stoffa bianca.