Conoscere il trust patrimoniale

Conoscere il trust patrimoniale

Chi ha la necessità di conoscere in modo approfondito le caratteristiche di un trust patrimoniale e i vantaggi che questa soluzione mette a disposizione può consultare il sito Trustpatrimoniale.com per entrare in contatto con J&M, società nata con lo scopo di garantire ai propri clienti il massimo della concretezza e della sicurezza dal punto di vista della protezione del patrimonio. Ma che cosa è, di preciso, un trust? La parola viene dalla lingua inglese, e ha il significato di "fidarsi": il trust è un istituto che fa venir meno la figura del proprietario secondo quanto precisato nel Codice Civile per fare in modo che un certo patrimonio possa essere preservato. Dal punto di vista normativo, il riconoscimento di questa realtà nel nostro Paese è arrivato piuttosto di recente grazie alla legge 364/89, con la quale sono stati accolti i contenuti della Convenzione dell'Aja sottoscritta pochi anni prima, nel luglio del 1985. Il trust in Italia è accettato ma non disciplinato: infatti, non esiste una specifica normativa in materia, e l'istituto può esistere solo perché è previsto a livello europeo.

Ma per quale motivo ci si dovrebbe rivolgere a J&M per proteggere il proprio patrimonio? Semplicemente perché un trust patrimoniale garantisce la conservazione di qualsiasi tipo di patrimonio, sia esso di carattere immobiliare o di carattere mobiliare. Con questa soluzione, una persona o un'azienda possono cedere in gestione una parte o la totalità del proprio patrimonio a un trustee, stabilendo chi sarà il beneficiario di quella gestione. Il fatto che si stia parlando di uno strumento che anche i professionisti conoscono poco dà l'idea dell'importanza di capirne un po' di più.

Qualche dettaglio in più sul trust patrimoniale

Ecco perché può essere utile addentrarsi in profondità per capire in che modo funziona un trust. Come detto, un certo insieme di beni viene affidato dal settlor, cioè il disponente, al trustee, cioè il gestore, affinché lo gestisca. Il trustee a quel punto può disporre dei beni come meglio crede, ovviamente tenendo conto di quanto previsto nella letter of wishes, che non è altro che il mandato che deve rispettare. Non c'è più bisogno, a questo punto, che il disponente fornisca una diretta autorizzazione per la locazione o la vendita dei beni, proprio perché è il trustee a gestirli. Questa figura non corrisponde in alcun modo a quella del proprietario, ma in realtà agisce come se lo fosse, vantandone tutti i diritti. Nel frattempo, il disponente vede i propri beni uscire dal patrimonio di cui dispone.

Sono tante le circostanze in cui può essere utile un trust: per esempio, un padre di famiglia potrebbe voler garantire ai propri figli un certo tenore di vita a prescindere dai suoi destini lavorativi, e quindi destinare una parte del proprio denaro a questo istituto, che naturalmente presuppone il rispetto di determinati requisiti.