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La dimensione del viaggio è la condizione ideale per l’apprendimento e non si tratta solo di imparare qualcosa di altro o di diverso, ma il viaggio permette di rivelare e scoprire molte cose di se stessi e dei propri limiti. Il viaggio ideale sarebbe quello del giro del mondo che si può organizzare da soli o con l’aiuto di agenzie specializzate come Travel Design (visita il seguente link per saperne di più: traveldesign.it). Ma perché viaggiare è importante?
Alcuni motivi sul viaggiare da soli o in giro per il mondo
Viaggiare non è sempre sinonimo di libertà. Il viaggio comporta responsabilità per sé e per gli eventuali compagni di viaggio e significa superare i propri limiti, le paure e le incertezze. Viaggiare da soli, poi, non è il massimo del divertimento, ma è il modo migliore per capire qual è il nostro reale approccio alla vita, agli imprevisti , all’ignoto e al diverso: tutto ciò rende decisamente più forti, ma anche più agili e vigili.
Cosa significa viaggiare
Il viaggio è un’esperienza di formazione e insegna diverse cose a partire da:
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Apertura e fiducia: il viaggio in un paese straniero impone il doversi affidare a un estraneo dalla banale richiesta di un’indicazione stradale, alla richiesta di aiuto in caso di difficoltà. L’incontro con un’altra cultura e con altri individui costringe o forza il nostro livello di empatia, apertura e fiducia verso l’esterno fino a diventare una normale modalità di approcciarsi alla quotidianità.
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Superamento dei limiti: il viaggio impone anche di uscire dalla propria confort zone in cui ci si sente sicuri di sé; molto spesso il viaggio mette in discussione le proprie certezze, stravolge i pregiudizi e comporta una rivalutazione degli stereotipi. Il viaggio – sia nel proprio paese che all’estero – mette sempre alla “prova” se stessi, dalla propria capacità organizzativa a quella di sapersi adattare.
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Condivisione: il viaggio costringe alla condivisione – talvolta forzata o indesiderata – sia con i propri compagni di viaggio che con gli estranei. L’essere umano è un animale sociale e – nel bene o nel male – si confronta e si scontra con gli altri dalle scelte più banali sul dove alloggiare o cosa mangiare fino al reciproco soccorso. Chi alloggia negli ostelli sa perfettamente che oltre a condividere una grande stanza comune, dovrà condividere anche il bagno e dovrà rispettare i tempi e i turni altrui.
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Apprendimento di nuove lingue: il viaggio significa comunicazione e viaggiare all’estero comporta il dover parlare una lingua straniera con la possibilità di migliorarne la conoscenza o apprenderla ex-novo. Viaggiare da soli obbliga ad uscire dalle dinamiche del gruppo in cui si parla nella stessa lingua o si delega ad altri le relazioni con l’esterno per stimolare il proprio apprendimento.
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Osservazione: il viaggio insegna a osservare il mondo circostante a separare il rumore esterno da quello interiore della riflessione e della contemplazione. Il viaggio è anche silenzio e comprensione profonda della diversità.
Viaggiare è importante perché è sinonimo di crescita, apertura mentale e scoperta.