Il castello Sforzesco di Milano, insieme al Duomo, è uno dei monumenti più visitati della città. Quando si pensa a Milano sono questi i luoghi che affiorano immediati nella mente, sia per la valenza storica sia per l’incommensurabile bellezza. Non è stato sempre così. Infatti, più volte il popolo tentò di demolire ed attaccare il castello, simbolo di una storia di potere ai danni del popolo, della tirannia e dell’opressione ad opera dello straniero.
Fù costruito nel XV secolo da Francesco Sforza, duca di Milano di origini romagnole, sui resti di del castello di Porta Giovia o Zobia del XIV secolo. Dalle rovine antecedenti, egli fece aggiungere due torri rotonde angolari e fece ampliare la Ghirlanda, una cortina muraria con due torri rotonde agli angoli. Negli anni seguenti, con i successori di Sforza, vennero completate la Rocchetta, la Corte Ducale, la Sala del Tesoro, vennero affrescate le sale e venne costruita anche la Cappella Ducale. Il castello, dal cinquecento, vide l’alternarsi di vari stranieri che ne usurparono le sale, sovrani francesi, spagnoli e austriaci tra contese e guerre ne lasciarono i segni evidenti sulle mura. Sale deteriorate e rovinate, affreschi danneggiati, il castello divenne dimora di una guarnigione spagnola che ne fece sede di un ospedale, un’osteria, una farmacia, di botteghe, forni e panetterie. Anche Napoleone ne fece una caserma per il suo esercito. Secoli di occupazione straniera sfociarono nelle famose Cinque Giornate di Milano, dal 18 al 22 marzo del 1848, in cui finalmente i milanesi ripresero in mano il loro futuro e il tanto odiato castello tornò in mano al popolo che lo derubò per provvedere agli approvvigionamenti. Così dal 1893 iniziò un periodo di restauro per far risorgere il castello all’antico splendore e agli inizi del ‘900 si aprì un nuovo capitolo di storia per il monumento, ormai simbolo di una città che ritrovò le sue redini con l’Unione d’Italia.
Oggi è immancabile una visita al castello Sforzesco con la sua famosa Torre del Filarete, centrale all’ingresso, i fossati, i rivellini per la difesa, i resti della Ghirlanda e la sua strada coperta, che meritano un tour apposito per scoprire le gallerie illuminate dalle piccole finestre affacciate sul fossato. Le famose Torri e i Torrioni, alla scoperta di una storia ricca e affascinante, il cortile delle Armi davanti la Torre del Filarete, l’Ospedale spagnolo, la Corte Ducale e il Cortile della Rocchetta, con le sue decorazioni sforzesche, sono il simbolo della maestosità e della gloria respirata nel cinquecento e meritano una visita. Oggi il castello ospita i Musei Civici e, dal 1896, è sede di una collezione artistica di cui la città può vantarsi nel mondo. Sede di diverse biblioteche, la Biblioteca d’Arte, la Biblioteca Trivulziana, la Biblioteca Archeologica e Numismatica, l’Archivio Fotografico e l’Archivio Storico e il Gabinetto dei Disegni. Inoltre, il castello è sede di numerose mostre temporanee ed eventi che coinvolgono un numero sempre maggiore di persone, affascinate dall’ambientazione storica ricca di magia.
Da non perdere sono la Sala delle Asse, collocata al piano terra della Torre della Falconiera e testimone del passaggio di Leonardo Da Vinci, la famosa Pietà Rondanini di Michelangelo, situata nell’antico Ospedale spagnolo, il dipinto della Madonna in Gloria e santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, Benedetto e Gerolamo di Andrea Mantegna, situato nella Pinacoteca del castello e il ciclo di arazzi del Bramantino, gli arazzi Trivulzio, situati nella Sala della Balla e raffigurante i dodici mesi dell’anno.

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