Effettuare traduzioni di tutti i messaggi e le comunicazioni di ogni tipo che un’azienda produce è, nel mercato globale in cui tutti operiamo oggi, assolutamente necessario. Ma molto spesso, proprio le aziende che hanno bisogno di queste traduzioni non sono preparate, per molti motivi diversi, ad occuparsi internamente di tali traduzioni – saper corrispondere via e-mail con un fornitore straniero e saper tradurre efficacemente la propria brochure aziendale non sono la stessa cosa! – e, dovendo cercare sul fitto mercato delle agenzie specializzate, non sanno come orientarsi e con quale criterio scegliere. Per quanto senza dubbio il prezzo abbia un peso significativo, un’attività tanto importante non può essere assegnata semplicemente a chi propone la fattura più ridotta, e la valutazione realmente importante è quella sulla qualità del servizio. Per capire come analizzare questo aspetto, e assicurarsi il servizio migliore, abbiamo domandato spiegazioni ad un’agenzia specializzata in traduzioni di Milano, la SB Servizi: ecco cosa ci hanno detto.
Qual è il maggior problema nel valutare la qualità di un servizio di traduzione?
Il fatto che solitamente, se ci si rivolge ad un’agenzia, non si dispone delle competenze non solo per effettuare la traduzione, ma anche per valutarla. Questo significa che la sola possibile valutazione arriva dopo avere pubblicato e utilizzato la traduzione stessa – e se malfatta, questa avrà ormai fatto danni.
Come si può uscire da questo impasse?
I criteri che un’azienda dovrebbe valutare, nel settore dei servizi linguistici, sono tre: l’agenzia, il traduttore, e l’effettiva traduzione. E preliminarmente, è sempre utile chiarire con l’agenzia che si vuole valutare cosa si intenda, per qualità: i requisiti possono variare.
Come si valuta un’agenzia di traduzione?
Il settore è regolamentato da standard ormai riconosciuti, sia a livello europeo che a livello mondiale. Assicurarsi che l’agenzia li rispetti e lo possa dichiarare è sicuramente un buon primo passo, anche se non è una garanzia, di per sé; ad ogni modo, possono essere di grande aiuto in tal senso le referenze di altri clienti, che sono sempre un metodo valido per farsi un’idea del livello di servizio di un fornitore.
Come si valuta, invece, il traduttore?
Per valutare un traduttore occorre analizzare due aspetti: il livello di qualifiche che ha raggiunto, e l’esperienza sul campo che ha di fatto maturato. Se appena possibile, è sempre preferibile optare per un traduttore madrelingua, e se un lavoro richiede pubblicazione, farlo valutare da un altro madrelingua – per esempio, da un cliente o un fornitore – è un’ottima idea.
E per quanto riguarda la traduzione in sé?
Come dicevamo, questo è il punto fondamentale. Se il livello linguistico del traduttore ha già soddisfatto, e le procedure dell’agenzia sono state valutate positivamente, quello che rimane è assicurarsi che il lavoro in oggetto venga trattato con l’attenzione richiesta, e quindi accordarsi in maniera molto franca sulle proprie necessità. Si può essere meno rigidi sui testi informativi interni, ma i testi da pubblicazione debbono essere impeccabili nello stile e nella forma, oltre che assolutamente corretti linguisticamente.