Con l'avvento del digitale sono innumerevoli i cambiamenti che ha subito il racconto giornalistico e anche i principi che vi sono alla base hanno subito una modifica significativa. La condivisione è molto più ampia e di conseguenza cambia il riconoscimento della rilevanza della notizia.
I giornalisti quindi sono obbligati a reinventarsi e a ripensare al proprio rapporto con il formato della notizia e a come comunicarla: cambia quindi la notiziabilità di un evento, ovvero la sua capacità di diventare significativo in un certo lasso di tempo.
Definiamo innanzitutto il concetto di notiziabilità: vi sono alcuni criteri che definiscono delle limitazioni spazio-temporali entro le quali si definisce la centralità di un evento. Essa costituisce poi il punto di partenza da cui i giornalisti riprenderanno a parlare di quel dato argomento nelle successive edizioni di telegiornali, quotidiani o altri mezzi d'informazione. Un certo evento per essere notiziabile deve quindi risultare significativo ed eloquente entro un certo arco di tempo.
Per ogni notizia si deve valutare l'ambito di diffusione e di discussione, vista oltretutto la partecipazione attiva dei lettori (e del pubblico in generale) che commentano e condividono le notizie in base alla vicinanza di idee politiche o di coinvolgimento personale. Ad esempio un cittadino residente nel centro o nelle zone limitrofe a Milano sarà particolarmente coinvolto nelle news su Milano, rispetto ad un altro residente in un a zona geografica diversa.
Con il digitale (ed i nuovi mezzi di comunicazione che esso comporta) i criteri di notiziabilità, per quanto fossero già variabili, sono stati stravolti. Vi è un aggiornamento continuo, quasi ossessivo, le fonti sono sempre attive e ora anche il pubblico contribuisce alla produzione di informazioni e commenti. Si ridefiniscono del tutto i vincoli temporali, il pubblico richiede aggiornamenti 24 ore su 24 e la logica temporale non è più legata a vincoli di distribuzione.
Così i social e il giornalismo si scontrano e vi sono nuove regole da seguire: la ricorrenza ora non può più sottostare al flusso della pubblicazione, bensì deve adeguarsi ai ritmi e alle esigenze dettati dai lettori. Questo obbliga i giornalisti a reinventare al proprio rapporto con la comunicazione delle notizie, con i criteri di notiziabilità che definiscono l'importanza di un evento.
La scomparsa di un limite temporale entro il quale si stabilisce la notiziablità di un fatto comporta anche una diversa importanza nel dare la notizia per primi: la centralità della breaking news, dato l'enorme addensamento di giornalisti, si affievolisce.
In questo caso si può notare una progressiva separazione tra breaking news e successivi approfondimenti: ora la costruzione e il mantenimento della reputazione si gioca sulla capacità di mantenere questi ultimi.
Altro fattore di estrema rilevanza è il fatto che le testate giornalistiche non rappresentano più l'unico mezzo attraverso cui un evento diventa notiziabile, piuttosto sono dei mezzi grazie ai quali acquisiamo maggiori informazioni. Il progressivo e profondo cambiamento delle modalità di accesso alle informazioni giornalistiche e della loro fruizione provoca una modificazione dei processi distributivi, che a sua volta incide sulle modalità di produzione nelle redazioni.
I social network e il web in generale comportano una maggiore diffusione delle notizie e quindi una maggiore concorrenza fra giornalisti, che devono ripensare il loro operato.